giovedì 23 aprile 2015

Buon compleanno HST!

25 anni fa, il 24 aprile 1990, è stato messo in orbita il famoso Hubble Space Telescope (HST), il primo telescopio spaziale!
Cos'è? E a cosa serve?


Il telescopio spaziale Hubble. Fonte: ESA
La prima risposta è abbastanza ovvia: è un telescopio! 
Ma perchè bisogna prendersi la briga di mandare un oggetto del genere nello spazio? Non ci bastano tutti quelli che abbiamo sulla Terra?
schema di un telescopio riflettore. 
Per rispondere vale la pena dare due indicazioni sommarie su come funziona un telescopio. I telescopi più efficienti sono quelli "riflettori" che hanno cioè al loro interno uno specchio che raccoglie la luce proveniente dal bersaglio e la fa convergere nel fuoco dello specchio. In questo modo tutta la luce entrante nell'apertura viene catturata e non ci sono problemi di attenuazione della luce come può succedere invece per un telescopio dotato di lenti e chiamato quindi "rifrattore" (per intenderci, uno come quello che usava Galileo e che con le dovute migliorie si usa anche oggi). Naturalmente, più è grande lo specchio primario, maggiore è la resa dello strumento! Nel corso degli anni si è cercato allora di costruire telescopi sempre più grandi così da migliorare sempre di più le osservazioni. Già nel 1948 viene costruito per esempio Hale il cui specchio primario ha un diametro di 5 metri. Ovviamente in questi casi si parla di strutture fisse: veri e propri edifici (dotati di cupole apribili) che ospitano tutta la strumentazione. L'evoluzione della tecnologia ha permesso poi di andare avanti raggiungendo nel 2006 gli oltre 10 metri di diametro con il Gran Telescopio Canarias! Se volete una lista dei telescopi più grandi del mondo potete trovarla qui. Lascio a voi immaginare quali problemi e difficoltà tecniche si possano incontrare nel costruire, nell'orientare e nel tenere stabili specchi di questo tipo...

Aumentare le dimensioni ha permesso di fare grandi passi in avanti ma questo non è stato l'unico aspetto da tenere in considerazione. Per quanto grande possa essere, un telescopio dovrà sempre fare i conti col fatto di trovarsi all'interno di un'atmosfera che è si trasparente alla luce ma è anche soggetta a turbolenze che disturbano l'osservazione... Dando per scontato che non ci siano nuvole (altrimenti non vale la pena neanche aprire la cupola...) la visuale può essere alterata anche solo dal fatto che la luce, prima di colpire lo specchio, deve attraversare vari strati di atmosfera. Ecco allora che se l'aria è troppo calda e/o umida e/o caratterizzata da correnti turbolente la luce viene continuamente deviata e l'immagine che vediamo nell'oculare o sullo schermo del computer è tutt'altro che nitida. Questo fenomeno è detto seeing e l'immagine animata qui sotto può dare un'idea di cosa significhi.
Effetto del seeing sull'osservazione di un cratere lunare. Fonte: Wikipedia

Per ridurre al minimo questo disturbo si è scelto di posizionare questi telescopi giganti in zone dove l'atmosfera avesse le condizioni ottimali: in alta montagna (dove l'aria è più fredda e rarefatta) o su isolotti in mezzo all'oceano, dove non ci sono rilievi che possano rendere più turbolenti i venti. L'ideale è trovarsi in alta montagna e contemporaneamente a picco sul mare, ecco allora che le montagne del Cile sono state letteralmente invase da osservatori! Ad esempio, nella foto qui sotto c'è una veduta dell'osservatorio di La Sillasulle montagne cilene a 2400 metri di altitudine.

L'osservatorio di La Silla. La foto è una gentile concessione dell'astrofisico Roberto Decarli
Così siamo arrivati al top per le osservazioni ottiche da terra. Come si può migliorare ulteriormente la situazione? L'unico modo sarebbe poter evitare di avere a che fare con l'atmosfera e per riuscirci è necessario uscire dal pianeta!
Ecco allora che negli anni '70 si comincia a progettare un telescopio da mettere in orbita intorno alla Terra e il progetto vede il suo compimento col lancio dell' Hubble Space Telescope il 24 aprile del 1990. Il nome è un tributo all'astrofisico americano Edwin Hubble.
Si tratta di un grosso cilindro alto circa 13 metri e largo circa 4 che contiene un telescopio riflettore con uno specchio primario di 2,4 metri di diametro. E' molto più piccolo dei giganti descritti poco fa ma grazie alla sua posizione privilegiata riesce a osservare oggetti molto più deboli rispetto ai suoi grandi colleghi terrestri!

In realtà, le prime immagini prodotte dall'Hubble sono state deludenti: ci si è subito accorti che lo specchio primario era difettoso ed era soggetto al fenomeno dell'aberrazione sferica: gli oggetti si vedevano sfuocati rendendo le foto inutilizzabili... Fortunatamente il problema è stato risolto nel 1993 quando con una missione dello Shuttle alcuni astronauti hanno installato una serie di piccoli specchi che permettono di correggere il difetto. Da allora Hubble ci ha regalato immagini spettacolari dell'universo osservabile, spingendosi fino a distanze incredibili. Ci ha mostrato i dettagli di galassie vicine e lontane oltre a numerose immagini di lenti gravitazionali
Negli anni si sono svolti altri interventi di manutenzione (l'ultimo nel 2009) per far si che il telescopio potesse funzionare sempre al meglio. 

Festeggiamo allora le 25 candeline di questo straordinario strumento e aspettiamo la sua prossima scoperta!

Fonte: hubble25th.org/



mercoledì 22 aprile 2015

Il carnevale della Fisica

Se vi interessa la divulgazione scientifica, da fare o anche solo da leggere questo post fa per voi!

Un paio di mesi fa ho scoperto, grazie a Twitter, il carnevale della Fisica!
Se non sapete di cosa si tratta cerco di spiegarvelo qui.

Il 30 novembre del 2009 il blog Gravità Zero decide di lanciare un concorso di divulgazione scientifica per celebrare il 400° anniversario di un evento fondamentale per la scienza: il 30 novembre del 1609 infatti Galileo Galilei puntava per la prima volta il suo cannocchiale verso il cielo! 
Il concorso viene chiamato appunto  il carnevale della Fisica ed è aperto a chiunque voglia contribuire con un lavoro di divulgazione scientifica. In pratica da quel giorno, ogni 30 del mese (il 27 se è febbraio), il sito raccoglie i link inviati dai partecipanti e li pubblica in home page con una breve descrizione. nel giro di un paio di settimane una giuria vota gli articoli migliori e i vincitori vengono premiati. La gara si svolge in contemporanea a anche sull'edizione spagnola del blog.
Le regole per partecipare sono semplici: entro la data di scadenza si invia una mail con il link al proprio lavoro che può essere un articolo, un video, un disegno, un' applicazione o qualunque altra forma espressiva. Scorrendo le edizioni passate ho visto che una volta il tema veniva stabilito dalla redazione, adesso invece non c'è un tema univoco, basta che il lavoro abbia a che fare con la scienza. 

Personalmente lo trovo molto interessante per due motivi. 
Il primo è che permette a tutti di affacciarsi al mondo della divulgazione: i contributi che vengono pubblicati infatti provengono sia da professionisti (scienziati, giornalisti, ecc...) che da studenti o divulgatori alle prime armi come me. 
Il secondo è che permette a chiunque si interessi di scienza di trovare raccolti in un solo sito tanti articoli di buona divulgazione, accessibili e interessanti. Nel mare della rete ormai si trova di tutto e ogni porto sicuro che contenga materiale scientifico di cui ci si possa fidare è un'ottima cosa!
Consiglio quindi a tutti di dargli un'occhiata per conoscerlo e di continuare poi a seguirlo ogni mese!

Nelle ultime due edizioni ho contribuito anche io con due articoli di questo blog, quello sulla legge di gravitazione e quello sull'eclissi del 20 marzo. Non ho vinto niente ma mi è piaciuto partecipare e trovo che aver scoperto questa possibilità sia un incentivo a cercare di fare sempre meglio nonostante sia sempre troppo poco il tempo che riesco a dedicare a queste pagine...




martedì 14 aprile 2015

Eclissi: poteva andare peggio!

Lo so, lo so...
E' passato quasi un mese dall'eclissi solare del 20 marzo e forse ormai ha poco senso tornare sull'argomento...
Però avevo promesso che avrei raccontato come sarebbe andata e non voglio tirarmi indietro!

Tutto è cominciato nel peggiore dei modi: fin dalla prima mattina il cielo era coperto da dei bei nuvoloni e le previsioni erano poco rassicuranti. Ciò nonostante decidiamo di allestire comunque il materiale sperando in un miglioramento. il caso ha voluto che quella mattina avessi eccezionalmente libere le prime 3 ore e ho quindi potuto gestire al meglio la cosa.
La mia collega veronica ha portato come promesso il suo telescopio con filtro solare e l'ha montato in cortile, intanto io ho portato fuori la mia camera oscura amatoriale realizzata con un grosso scatolone, scotch da pacco, foglio bianco da usare come schermo e foro grande poco più di una penna bic.
Ecco qui come si presentava la nostra stazione osservativa:


Il telescopio e la camera oscura. Il buco nella scatola ovviamente è l'apertura per poter infilare la testa nella camera oscura e vedere l'immagine sullo schermo.
L'organizzazione prevedeva di far scendere i ragazzi in cortile a gruppi a partire dalle 10.15 in modo da permettere a tutti di vedere l'evento intorno al massimo oscuramento. Peccato che a quell'ora il cielo sopra la scuola era ancora completamente coperto e non accennava a migliorare... I ragazzi un po' delusi tornano in classe e anche io, forse più deluso di loro, torno dentro.
Visto che sono in un ora libera mi metto a curiosare su facebook e leggo di vari amici e conoscenti che, seppur si trovino non molto lontano da me, riescono a vedere qualcosa e pubblicano qualche foto fatta col telefonino sul social network... Morale a pezzi!

Alle 10.40 inizia l'intervallo e i ragazzi naturalmente iniziano a uscire in cortile. Esco anche io, più che altro per fare la guardia al telescopio, ed ecco che contro ogni previsione il cielo si apre! In realtà non me ne ero accorto, è stata Veronica ad avvertirci mentre usciva con la classe al seguito.

Ecco che in un batter d'occhio la "stazione osservativa" diventa operativa e io mi precipito a recuperare le maschere da saldatore che non avevo ancora portato fuori, forse per scaramanzia... In cortile c'è tutta la scuola ma grazie al fatto che non siamo molto numerosi e che gli strumenti a disposizione sono vari (oltre a quelli già citati avevamo anche un rotolo di pellicola fotografica adatta allo scopo) non c'è stata eccessiva confusione.




Certo il cielo non era limpido e per questo il telescopio non è stato sfruttato al massimo, d'altro canto però la presenza delle nuvole ha permesso di vedere, almeno per un po' di tempo, il fenomeno a occhio nudo e di fare qualche (pessima) foto col telefonino

Lo so che è orribile ma serve solo a rendere l'idea...
Qualcuno ha detto che gli sembrava di guardare la Luna. In effetti noi abituati a vedere la Luna in condizioni di parziale oscuramento e il fatto che il Sole apparisse così schermato dalle nuvole lo rendeva ancora più simile al nostro satellite. 
Come scrivevo poco fa il telescopio non ha dato il meglio di sè in queste condizioni, tuttavia la proprietaria è riuscita a scattare verso la fine almeno una foto decente che pubblico qui:
La miglior foto dell'eclissi che siamo riusciti ad ottenere
Lo strumento che davvero non è servito è stata proprio la mia camera oscura... La luce del Sole era troppo diffusa per permettere di vedere bene l'eclissi per proiezione... Però ho constatato che nonostante l'artigianalità dello strumento e la poca precisione con cui l'ho costruito era possibile vedere discretamente bene le immagini ribaltate (ad esempio le cime degli alberi o la parete della scuola) e potrei quindi riciclarlo durante qualche lezione di ottica!

Per concludere non posso non raccontare anche due episodi di quelli che non ci credi se non li vedi con i tuoi occhi (o meglio se non li senti con le tue orecchie...). È tutto vero...
Il primo. 
Quando la prima classe è scesa inutilmente in cortile la segretaria, per scherzare, ha detto a due ragazze: "hanno appena telefonato a scuola dicendo che a causa del maltempo l'eclissi è rimandata a domani alla stessa ora!" La risposta è stata: "ma come?! Domani è sabato, dovrò mica venire qui a scuola apposta solo per vedere l'eclissi!" Evidentemente le hanno creduto...
Il secondo. 
Al momento di scendere in cortile una ragazza ha detto alla prof: "ma perchè dobbiamo scendere giù? Il Sole lo vediamo sempre da questa finestra, dal cortile non si vede bene!" La mia collega ha cercato di spiegarle che il Sole si vede meglio all'aperto (!) ma lei imperterrita ha insistito: "ma scusi, si vede meglio da qui, siamo più vicini!" Al che la mia collega ha preferito rinunciare a ogni via logica e direi che non si può biasimarla.

Ora non ci resta che aspettare la piccola eclissi del 2021 e le successive per ripetere questa esperienza! 

sabato 4 aprile 2015

La Pasqua quando arriva arriva

Iniziamo con una specie di concorso a quiz. Chi di voi saprebbe, date le seguenti festività italiane civili e/o religiose, indicare il giorno in cui vengono festeggiate?

  • Natale: .......
  • Epifania: .......
  • Festa della Liberazione: .......
  • Festa del Lavoro: .......
  • Immacolata Concezione: .......
  • Ferragosto: .......
  • Festa della Repubblica: .......
  • Tutti i Santi: .......
  • Pasqua: .......

Sono sicuro che la maggior parte di voi risponderebbe senza problemi alle prime 8 ma si troverebbe in difficoltà con l'ultima. Se ti riconosci in questo profilo allora questo è il post giusto per te!

A seconda di quanti anni avete sulle spalle avrete accumulato una certa esperienza riguardo ai giorni in cui tendenzialmente non si lavora o non si va a scuola e vi sarete sicuramente accorti che in questo insieme, i giorni di pasqua sono quantomai anomali: mentre le altre feste hanno una data fissa (Natale sarà sempre il 25 dicembre) la Pasqua cambia sempre e cade sempre di Domenica. Tuttavia il suo variare non è poi così estremo, il giorno scelto per la festa infatti si trova senza eccezioni a marzo o ad aprile...
Perché? 
E perchè parlarne su questo blog?
Bè perchè sia la Matematica che l'Astronomia ci mettono lo zampino!

Se vogliamo risalire all'epoca storica in cui si è deciso quando festeggiare la Pasqua bisogna andare piuttosto indietro, fino al Concilio di Nicea nel 325 d.c.
Prima di questo evento infatti i cristiani celebravano la Pasqua nello stesso giorno della Pasqua ebraica (stesso nome ma significato decisamente diverso). Il concilio stabilì che ci dovesse essere differenza tra le due feste ed elaborò una nuova data basandosi a quanto pare su uno scritto di S. Paolo. Da allora, la Pasqua cristiana è sempre stata celebrata nella prima domenica dopo la luna piena successiva all'equinozio di primavera.

In pratica significa che questa festa cade sempre in primavera (cioè dopo il 21 marzo) e la variabilità della data è dovuta al fatto che si deve seguire il calendario lunare che non è allineato con i mesi in cui dividiamo l'anno. La Luna ha un ciclo di 29 giorni e mezzo mentre un mese "normale" ha una durata di 30 o 31 giorni. La Luna Piena quindi non capita sempre negli stessi giorni ma varia e di conseguenza, di anno in anno, può avvenire in un giorno qualsiasi. Se capita che il 21 marzo è un giorno di Luna Piena allora avremo la Pasqua nella prima Domenica successiva a quel giorno: il 22 marzo è quindi il primo giorno possibile per questa festa. Se capita invece, come altro estremo, che il 20 marzo sia un giorno di Luna Piena, bisognerà aspettare il plenilunio successivo (18 aprile): in questo caso la Pasqua sarà la Domenica successiva al 18 aprile, alla peggio il 25.

Provare per credere: se a casa avete un calendario di quelli che segnano le fasi lunari provate a farci caso!

Quest'anno abbiamo avuto una Luna Piena il 5 marzo, il 20 c'è stato il novilunio (con tanto di eclissi di Sole!) e stasera (4 aprile) è di nuovo Luna Piena. E visto che oggi è Sabato, domani sarà il giorno di Pasqua!

A voler andare fino in fondo però bisogna dire che oggi non c'è bisogno di essere astronomi per sapere quando festeggiare: visto che le fasi lunari sono regolari il problema del calcolo della data giusta si riduce ad un algoritmo matematico e negli anni ne è stato elaborato più di uno.

Beltempo permettendo, la sera del Sabato Santo sarà sempre illuminata da una luna quasi piena e questo aggiunge sicuramente un fascino particolare. L'ho notato in una delle pasque che ho passato a Taizé e non l'ho più dimenticato.
Buona Pasqua a tutti e alla prossima!