mercoledì 12 novembre 2014

Rosetta & Philae: Qualche dettaglio in più

Eccomi finalmente a spiegare qualcosa in più sulla missione Rosetta.
Su internet non è difficile trovare informazioni dettagliate, qui provo a fare un riassunto per chi non ha tanto tempo da dedicare a questa ricerca.

Tutto ha inizio nel 2004 (precisamente il 2 marzo) quando viene lanciata una sonda di nome Rosetta con lo scopo di raggiungere una cometa per studiarla da vicino. Altre missioni avevano già avuto come meta delle comete (per esempio Giotto o Stardust) ma questa è diversa: stavolta l'idea è di mettere la sonda in orbita intorno alla cometa e, come se non bastasse, di sganciare un lander che atterri sulla sua superficie e ci rimanga per tutto il tragitto intorno al Sole.
Se siete interessati (spero di si!) ai dettagli tecnici potete dare un'occhiata a questa pagina (in italiano) o a questa (in inglese)

Il bersaglio scelto ha un nome complicato: 67P/Churyumov-Gerasimenko, è una cometa scoperta nel 1969 ed è già passata diverse volte vicino al Sole (l'ultima nel 2009).
In effetti, per chi non lo sapesse, una cometa è un blocco più o meno grosso fatto di ghiaccio e polvere, dove per polvere si intende piccoli agglomerati di vari elementi chimici. Passa la maggior parte del suo tempo nel sistema solare esterno e qualche volta si avvicina al Sole con un'orbita molto stretta: quando la distanza dalla nostra stella diventa abbastanza piccola, il calore ricevuto fa in modo che il ghiaccio sublimi formando una scenografica scia luminosa: la famosa coda della cometa! Questa fase è breve, dura al massimo un paio di mesi, dopodichè la cometa torna ad allontanarsi... Se la sua orbita è chiusa (un ellisse) allora tornerà dopo vari anni a farci visita, se invece l'orbita è aperta (una parabola o un'iperbole) la cometa se ne andrà per sempre. Si, lo so che siamo abituati a chiamarle "stelle comete" e a metterle nel presepe ma spero che ora sia chiaro che questi interessantissimi oggetti con le stelle hanno poco a che fare (e a dirla tutta, hanno poco a che fare anche con i presepi...).

Ma se la parte interessante avviene così vicino al Sole, perchè Rosetta ha viaggiato per dieci anni prima di raggiungere la 67P/Churyumov-Gerasimenko? Bè non so se ci avete mai pensato, ma gli oggetti del sistema solare viaggiano dannatamente veloci! Per mettersi in orbita intorno a una di queste "palle di neve sporca" bisogna arrivare a quelle velocità e con una traiettoria il più possibile tangente alla loro, e non è facile. Per accelerare si usa un trucco molto efficace: si fa avvicinare la sonda a un pianeta in modo che entri nel suo campo gravitazionale e ne esca, accelerata, dall'altra parte. Si chiama fionda gravitazionale. In questo bellissimo video è ricostruito tutto il percorso di Rosetta, come si vede non è affatto semplice...

Dopo un ibernazione durata circa 3 anni, Rosetta è finalmente entrata nell'orbita della sua cometa il 4 agosto 2014 e la prima sorpresa è stata la sua forma. Che non sarebbe stata sferica già si sapeva (anche perchè solo i corpi di dimensioni planetarie hanno abbastanza gravità da aggiudicarsi il privilegio di essere sferici), ma che fosse addirittura a forma di scamorza non se l'aspettava nessuno!
Subito dopo la messa in orbita è partita la caccia al punto migliore per l'atterraggio di Philae (il modulo di atterraggio). È stata scelta la zona indicata con una J in questa foto e oggi, 12 novembre 2014, sono iniziate le manovre di atterraggio.

Ho cercato più possibile di seguire l'evento online ma visto che non faccio un lavoro "da scrivania" e che nel pomeriggio avevo una riunione ho visto davvero poco... Però so che è andato (quasi) tutto bene quindi possiamo festeggiare!
Cosa faranno ora Rosetta e Philae? Una dall'alto e uno dal suolo analizzeranno bene di cosa è fatta la cometa per farci capire ancora meglio chi sono e come si comportano questi iceberg dello spazio come li chiamerebbe Zapp Brannigan.

Noi comuni mortali potremo forse vedere coi nostri occhi la coda della cometa ad Agosto 2015 quando 67P-ecc.... si troverà alla minima distanza dal Sole. Nel frattempo, stay tuned!


Aggiornamento 13/11. Philae funziona ma ha avuto un atterraggio burrascoso: è rimbalzato più volte sulla superficie, è finito lontano dal famoso punto J, i pannelli solari sono per lo più in ombra e non si è ancorato al suolo. La situazione quindi non è rosea, ma all' ESA sono positivi e dicono che è ragionevole sperare in qualche miglioramento!

Aggiornamento 15/11. Philae non riceve abbastanza luce sui pannelli solari e ha esaurito le batterie... Si spera in un risveglio per la prossima estate, quando la cometà sarà più vicina al Sole. Prima di spegnersi però è riuscito a usare quasi tutti i suoi strumenti e ad inviare i dati a Rosetta. Nella sfortuna è stato un successo!

3 commenti:

  1. Risposte
    1. Bell'articolo. Dannato telefono.

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    2. Grazie! Temevo qualche commento sul pessimo layout della pagina ma sei stato buono (mi sa che ti ho ammansito con la citazione di Brannigan :-) )
      Col tempo spero di riuscire a migliorarla!

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