sabato 29 ottobre 2016

Rosetta e Philae: è stato un piacere!

Il 12 novembre 2014 sono successe (tra miliardi di altre) due cose che vale la pena ricordare. La prima è davvero importante, la seconda al contrario piuttosto insignificante.
La prima, come avrete capito dal titolo di questo post riguarda la missione Rosetta: il 12 novembre infatti è avvenuto l'atterraggio del lander Philae sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, un evento senza precedenti che meritatamente ha raggiunto anche l'interesse del grande pubblico. La seconda, come sicuramente nessuno ricorda, è che proprio in ocasione di questo evento ho scritto il primo vero post di questo blog! L'idea di scrivere online ce l'avevo già da un po' ma è proprio grazie all'impresa dell'ESA che è cominciata questa avventura. Più avanti poi c'è stata anche un'altra occasione per parlarne. Visto allora che ho questa sorta di debito nei confronti di Rosetta il minimo che possa fare è dedicarle un altro post in occasione della sua scomparsa.
Già perchè come probabilmente già sapete poco meno di un mese fa abbiamo dovuto dire addio alla sonda più famosa degli ultimi anni... Adesso, con ordine, spiego tutto.

Come ho già scritto a suo tempo la sorte del lander Philae non è stata delle migliori. Dopo il tanto celebrato touch-down è rimbalzato in modo imprevedibile ed è finito lontano dal punto previsto e in una posizione sconosciuta. Ha continuato a funzionare per un tempo ridotto durante il quale è riuscito a inviare a Rosetta i dati che aveva raccolto fino a quel momento e poi si è spento. Dalla durata delle batterie si è dedotto che fosse finito in un cratere o comunque in una zona d'ombra che ha reso del tutto inutili i suoi pannelli solari. Certamente nella sfortuna è stato fortunato perchè sarebbe potuto finire alla deriva nello spazio o avrebbe potuto distruggersi nella caduta ma di fatto è riuscito a completare solo in minima parte la missione per cui era stato progettato.
L'Esa in quel frangente ha fatto un largo uso dei social network tanto che è stato creato un profilo Twitter sia per Rosetta che per Philae e questi sono i suoi ultimi messaggi:

Durante l'estate successiva la cometa avrebbe raggiunto il perielio e si sperava che in quel periodo la maggior vicinanza al sole avrebbe permesso a Philae di ricaricare un po' le batterie e risvegliarsi. In effetti a fine primavera c'è stato un brevissimo risveglio e i due veicoli sono riusciti a comunicare sporadicamente fino al 9 luglio 2015, data a partire alla quale Philae si è chiuso in un silenzio totale. 


Nel frattempo però Rosetta ha continuato la sua missione raccogliendo dati importanti e permettendo agli astrofisici di migliorare ed aggiornare i modelli in loro possesso sulle comete e di conseguenza sulle origini del sistema solare.
Dopo poco più di un anno dall'ultimo segnale ricevuto da Philae, il 27 luglio 2016, l'Esa ha deciso di spegnere il dispositivo per permetteva a Rosetta di comunicare col lander. La scelta non è stata dettata dal dispiacere per la perdita del robottino ma da un molto più banale calcolo energetico: visto che la cometa si sta allontanando sempre di più dal Sole l'energia dei pannelli fotovoltaici si riduce in continuazione e si è deciso che tenere acceso quel dispositivo sarebbe stato in effetti uno spreco di risorse e quindi... switch off!

I responsabili della missione hanno valutato cosa fosse meglio fare con la sonda in questa lunga fase di allontanamento dal Sole e si sono resi conto che presto non sarebbe più stato possibile proseguire con le ricerche. Questo perchè come già detto il continuo allontanamento dal Sole produce una continua riduzione di energia disponibile e pertanto Rosetta non avrebbe potuto continuare la sua missione oltre l'orbita di Giove. Piuttosto che optare per una ibernazione con un improbabile risveglio al prossimo perielio si è scelto un gran finale con un ultimo viaggio di sola andata sulla superficie della cometa. 
Ed ecco che come accade nelle storie più entusiasmanti, poco prima della fine arriva il colpo di scena! Siamo al 5 settembre 2016 quando finalmente la fotocamera di Rosetta invia a Terra queste foto:
Fonte: Esa
Finalmente sappiamo dove e come è atterrato Philae e capiamo perchè ha smesso di funzionare: all'ombra e in quella posizione non potevamo aspettarci di più da lui!
Dopo aver ritrovato il suo compagno di  viaggio Rosetta può concludere la sua missione in pace e così, il 30 settembre, inizia la sua ultima discesa verso la cometa. L'obiettivo è quello di eseguire qualche ultima analisi il più vicino possibile alla superficie, inviare a Terra i dati e infine atterrare. In realtà, non essendo un lander è un po' dura chiamarlo atterraggio... 
L'Esa, per concludere questa esperienza come era iniziata ha rilasciato un atro bellissimo cartone animato che riassume i punti salienti della missione e racconta la sua conclusione aggiungendo un finale a sorpresa.


Un riassunto delle scoperte di Rosetta (in italiano)

Il gran finale! (in inglese)

Un aspetto divertente è che pochi giorni dopo, il 5 ottobre, ho avuto l'occasione di avere un incontro ravvicinato con il piccolo Philae! Ho infatti accompagnato alcune classi a Bergamo in occasione della manifestazione Bergamoscienza (se non ci siete mai stati fateci un pensierino!) e guardacaso una delle nostre mete è stato un laboratorio organizzato dall'Itis Paleocapa: qui era esposto un modello in scala 1:1 del famoso lander realizzato dagli studenti della scuola che, dopo una breve introduzione, hanno spiegato molto bene il funzionamento di alcuni degli strumenti a bordo. E io naturalmente non ho perso l'occasione di farmici fotgrafare insieme!




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